Lavinio Franceschi, proprietario terriero di Firenze, a seguito dei racconti di un pastore che portava il bestiame in transumanza nei dintorni di Montalcino, decise di visitare la zona. Innamoratosi dei paesaggi e delle persone che vi abitavano, decise di comprarvi dei terreni e di farne un’azienda agricola.
L’azienda fu tra le prime a commercializzare il Brunello di Montalcino già dai primi del ‘900 e uno dei membri fondatori del Consorzio del Brunello di Montalcino.
Dopo oltre un secolo, il lavoro di Lavinio Franceschi è ancora un punto di riferimento per i suoi eredi, Leopoldo e Livia che continuano a potenziare l’azienda con lo stesso impegno ed inalterata passione, coniugando l’antica e sapiente tradizione enologica, con le tecniche più innovative.
La filosofia principale dell’azienda è di avere grande cura per i vigneti, poiché il segreto per produrre grandi vini rossi è proprio nell’attento lavoro in vigna.
Nell’ottica di un’agricoltura sostenibile,
l’azienda ha sempre affiancato diverse colture ai vigneti
e limitato al massimo l’utilizzo di prodotti fitosanitari.
Più recentemente ha installato sul tetto della propria cantina
dei pannelli fotovoltaici,
con l’intento di ridurre l’impatto ambientale dei suoi vini.
Il lavoro in campagna è prevalentemente manuale,
sia per la vendemmia che per le altre operazioni in vigna.
Inoltre, attraverso il diradamento dei grappoli,
il monitoraggio dello stato di salute del vigneto
ed il costante controllo del fabbisogno di sostanze nutritive del terreno,
è possibile ottenere un prodotto eccellente anche in annate più difficili.